190° Anniversario della Fondazione del CFS
Bella, vivace città, tutta chiusa entro la sua caratteristica cerchia bastionata, Lucca ha ospitato, sabato 13 ottobre u.s., i partecipanti alla celebrazione del 190° Anniversario della fondazione del Corpo Forestale dello Stato, promossa dall’Associazione Forestali della Toscana ed organizzata dalla locale Sezione Anfor in collaborazione con il Comando Provinciale del C.F.S.
La manifestazione ha avuto ampia adesione (oltre 80 i convenuti) da parte di soci, familiari e simpatizzanti e, alla presenza del v. Comandante Regionale CFS per la Toscana nonché Comandante Provinciale di Lucca dott. Folliero, del Segretario Nazionale Anfor Donfrancesco e di una rappresentanza dell’Emilia-Romagna capeggiata dal Delegato Regionale Nardini, si è aperta nella splendida Chiesa di S. Paolino con la celebrazione della S.Messa in suffragio dei colleghi defunti, ancora a noi vicini in spirito.
Dopo la celebrazione religiosa ha avuto inizio la visita guidata della città che ha toccato i luoghi più belli e caratteristici (San Michele, il Duomo, le Mura, e altri) e si è conclusa presso la nuova sede della locale Sezione Anfor che dispone oggi di un ampio e dignitoso locale del Comando Provinciale CFS, dallo stesso concessole in uso. In essa, inaugurata per l’occasione, hanno trovato posto i convenuti per l’ascolto dei saluti del presidente dell’Anfor di Lucca Guerrini, del dott. Folliero e del Delegato Regionale dell’Anfor toscana dott. Pivi.
Quest’ultimo, dopo aver portato ai convenuti il saluto del Comandante Regionale del CFS dott. Monaco e dopo aver ringraziato tutti coloro che si sono prodigati nell’organizzazione della giornata, ha richiamato l’attenzione dei convenuti su alcuni problemi di carattere politico che riguardano la vita del Corpo Forestale dello Stato, intendendo il termine “politico” nel suo significato più autentico e non già in quello che coinvolge l’opera dei partiti, rispetto ai quali la nostra Associazione, per norma statutaria, si pone in atteggiamento di assoluta imparzialità.
“Vorrei allora – ha precisato - prendere in considerazione uno di questi problemi, che non è di oggi, ma che ritengo ancora uno dei più importanti, forse il più importante e bisognoso di urgente soluzione: la dipendenza del CFS dal Ministero più consono.
A questo proposito mi domando, e con me molti fra i forestali e fra coloro che si interessano ai nostri problemi, se il quadro normativo attuale, che codifica il passaggio di tutte le competenze in materia di agricoltura e foreste alle Regioni, si concili con l’affidamento del CFS ad un Ministero praticamente esautorato delle materie più confacenti alla natura della nostra Istituzione. Mi domando nel contempo se questo organismo non possa e non debba invece essere destinato alla tutela dell’ambiente nel suo significato più ampio e non debba costituire il più efficace strumento operativo da impegnare a questo scopo, alle dipendenze dell’apposito Ministero sorto da anni. Del resto. il contesto ambientale è omnicomprensivo e rappresentativo di ogni particolare aspetto che lo riguarda, compreso quello agro-forestale. Nel tutto, com’è noto, c’è anche il meno.
Sono certo che il CFS, inquadrato e impegnato come prospettato, sarebbe in grado di esprimere il meglio di se e di mettere nel miglior modo a frutto le proprie competenze.
Il tema ora appena accennato è di tale importanza che la nostra Associazione non può esimersi da farsene carico, promovendo riflessioni ed approfondimenti, per poi passare alle necessarie esternazioni nelle sedi più opportune.
E’ questo il miglior contributo che un’Associazione costituita da personale che per lunghi anni ha svolto servizio nel CFS, o lo sta ancora svolgendo, e che è nata non solo allo scopo di creare occasioni d’incontro tra gli iscritti , possa offrire alla collettività nazionale: un contributo di idee e di proposte elaborate sulla base dell’esperienza vissuta.”
La giornata, baciata da uno splendido e provvidenziale sole autunnale, si è conclusa con la messa a dimora di una piantina nel giardino del Comando Provinciale, seguita dalla consueta “colazione di lavoro”.