frase

Gita al parco Nazionale delle Cinque Terre

5La gita è stata programmata con anticipo considerata la grande affluenza di visitatori provenienti da tutto il mondo e pertanto la logistica doveva essere adeguatamente preventivata, le condizioni meteo dovevano quindi essere accettate qualsiasi esse fossero. Non pioveva, ma il tempo non era dei migliori.


Era delle migliori invece la compagnia e la serenità dei ritrovati. Da guida ci ha fatto il socio Italo Franceschini, che da ottimo conoscitore dei luoghi (ha prestato servizio presso il C.T.A. delle 5 Terre fin dalla sua istituzione) ci ha anche omaggiato dello scritto, che alleghiamo, ritraendo l'immagine di questi luoghi particolari, non per niente "Patrimonio Mondiale dell'Umanità". Purtroppo essendo la "Via dell'Amore" chiusa, la gita a piedi è stata necessariamente ridotta, a vantaggio però ci siamo potuti soffermare sulla enorme e sollecita opera di ripristino a seguito degli eventi calamitosi dello scorso anno,
Come si conviene, ci siamo ritrovati, alla fine, attorno ad un tavolo, ricordando il giovane collega Riccardo Giubbani recentemente scomparso, pure lui già in servizio presso il Parco Nazionale delle 5 Terre.

 

Lazzeri Lorenzo

Delegato regionale per la Liguria

 



IL PARCO NAZIONALE DELLE CINQUE TERRE: UNA STORIA MILLENARIA


Il sistema dei terrazzamenti è stato costruito, a partire dall’anno Mille, di sole pietre e terra. Nulla è stato importato. Tale ciclopico intervento per ottenere  strisce di terra coltivabili, chiamati localmente “ ciàn”, ha costituito per anni una difesa regimando il naturale corso delle acque meteoriche.
L’area terrazzata ha interessato una fascia costiera fino all’altezza di 450-500 metri sul livello del mare, partendo a volte da pochi metri dalla riva. Nonostante le vaste porzioni interessate dalla sistemazione a terrazze poste in essere alle Cinque Terre, le condizioni di lavoro a cui sono stati sottoposti i contadini della zona sono state estremamente dure, a causa anche della difficile, e spesso impossibile meccanizzazione del lavoro agricolo. La vite, l’ulivo e gli agrumi, principali colture dell’area in questione, con una netta prevalenza della viticoltura, sono state coltivate con gli antichi saperi di secoli fa, con pochissime modifiche rispetto alle innovazioni tecnologiche che hanno invece dominato settori agricoli di altre aree d’Italia.
Questa monumentale opera dell’uomo, che ha modellato la verticalità dei pendii in un numero enorme di piccoli e minuscoli appezzamenti di terra sostenuti ognuno da un muretto a secco, è ad oggi minacciata dall’abbandono. Un sistema come questo, se non viene costantemente tenuto in efficienza e mantenuto, subisce un rapido degrado, spesso irreversibile. Ma parliamo di oltre 8.400.000 metri cubi di muretti, per una lunghezza complessiva di oltre 7.600 chilometri; come affrontare il mantenimento di una tale opera?

IL PARCO DELL’UOMO
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è stato istituito nell’Ottobre del 1999 e presenta, rispetto al variegato panorama degli altri parchi, alcuni elementi di atipicità che lo rendono unico nel suo genere.
Quello delle Cinque Terre infatti, con i suoi 3.860 ettari, è il parco nazionale più piccolo del Paese e allo stesso tempo il più densamente popolato, con circa 5.000 abitanti suddivisi in cinque borghi: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare compresi tra la punta del Mesco e la punta di Montenero e le minute frazioni del comune della Spezia ricomprese nella zona a est delle Cinque Terre detta di Tramonti. Tale è l’afflusso turistico che, tra residenti e fruitori, nei mesi estivi il territorio deve sopportare la presenza di oltre 2.000.000 di persone; ma anche nei weekend primaverili il carico di visitatori rimane imponente. Il principale interesse da parte dei turisti è rappresentato dalla rete di sentieri a picco sul mare: l’avventura di percorrere il sentiero azzurro oppure gli altri sentieri quasi sospesi sul mare come quelli della vicina zona di Tramonti, fa muovere escursionisti provenienti da tutto il mondo, compresa Oceania ed estremo oriente, ma i più affezionati sono i cittadini statunitensi ei nord europei. Ma anche l’architettura rurale dei borghi, la storia dei loro insediamenti risalente ai primi secoli dopo la caduta dell’impero romano e la rete di santuari presenti a mezzacosta, ha fatto delle Cinque Terre un territorio inserito nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO sin dal 1997.

I PAESI CHE VISITEREMO
 (essendo ancora chiusa la Via dell’Amore non visitiamo Riomaggiore e Manarola)

VII Raduno Naz. Forestali

PHOTOGALLERY

foto forestale

DMC Firewall is developed by Dean Marshall Consultancy Ltd